Beata Liduina Meneguzzi

Beata Liduina Meneguzzi 1901-1941

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Un fiore meraviglioso della Famiglia delle suore di S.Francesco di Sales è la Beata Liduina “Sì, volentieri, subito!”

Suor Liduina Meneguzzi (Elisa Angela), nasce ad Abano Terme (Padova) in località Giarre, il 12 settembre 1901. La sua è una famiglia di contadini, gente buona, laboriosa e tanto cristiana.

Angela capisce molto presto che la vita è una cosa seria e va vissuta con impegno e gioia.Casa, parrocchia, scuola, lavoro, la sua vita è tutta qui. Fin da ragazzina mostra un carattere mite, sempre disponibile. Frequenta la scuola fino alla terza elementare soltanto e poi aiuta in famiglia poiché ci sono altri sei fratellini più pic­coli. Dapprima aiuta la mamma in casa e poi, anco­ra ragazzina, presta servizio presso alcune famiglie.

Quando è più grande presta servizio negli alberghi di Abano Terme. Si fa amare da tutti, sia in famiglia che nel lavo­ro. A 25 anni desiderosa di consacrare tutta la vita al Signore, entra nell’Istituto delle Suore di S. Francesco di Sales a Padova dove prende il nome di Suor Maria Liduina.

Qui continua il suo intenso cammino spirituale diffondendo intorno a sé la sua bontà, vivendo ogni suo momento nella semplicità, nell’umiltà e soprattutto con cuore traboccante d’amore verso Dio e i fratelli. Destinata nel Collegio S. Croce, tra le ragazze, opera per 11 anni come guardarobiera, infer­miera, accompagnatrice, educatrice, ed esse scoprono in lei un’amica capace di ascoltarle, aiutarle nei loro piccoli problemi e dare qualche consiglio. In tutte lascia una traccia incancella­bile di tenerezza, di serenità e pazienza a tutta prova. Un desiderio segreto l’accompagna: andare in Missione.

Quale volta diceva: “Oh, se potes­si andare in Africa!”. Nel febbraio 1937 il suo sogno si realizza. I Padri cappuccini presenti in Etiopia chiedono alla Madre Generale l’aiuto di alcune suore. Partono in 16 e tra queste viene scelta anche Suor Liduina. In Etiopia, a Dire-Dawa, lavora come infermie­ra nell’Ospedale civile, dedicandosi con tene­rezza di madre agli ammalati. Quando sopraggiunge la guerra, le sue cure si rivolgono ai soldati feriti ai quali sa donare speranza, conforto e incoraggiamento.

Suor Liduina non aiuta solo gli italiani e i cristia­ni, ma con vero spirito ecumenico, si dedica a bianchi e neri, a cattolici e copti, a musulmani e pagani, a tutti ama parlare di Dio Padre e del Paradiso. Una grave malattia colpisce il suo fisico, ma lei continua assiduamente e con grande generosi­tà la sua opera tra gli ammalati fino alla fine. Sottoposta ad un intervento chirurgico delicato e difficile accetta tutto con coraggio e serenità. Subentrano però delle complicazioni e una paralisi intestinale, il 2 dicembre 1941, stron­ca la sua vita.

Suor Liduina muore santamente, a 40 anni, pienamente abbandonata alla volontà di Dio, offrendo la sua vita per la pace del mondo. Un medico presente, afferma: “Non ho mai visto nessuno morire con tanta gioia e beatitu­dine”. Come suo desiderio è sepolta nel cimitero di Dire-Dawa tra i soldati italiani. Dopo vent’an­ni, nel luglio 1961, le spoglie di Suor Liduina sono trasportate a Padova in una Cappella della Casa Madre, dove amici e devoti vengo­no a salutarla e a invocare la sua intercessione presso Dio. Nel 1996 è dichiarata Venerabile.II 7 luglio 2001, Giovanni Paolo II promulga il Decreto sul Miracolo, avvenuto per sua inter­cessione. E il 20 ottobre 2002 viene Beatificata.